La bioenergia è l'energia biologica, e permette alle entità biologiche (esseri viventi) di muoversi, di avere attività cerebrali e di alimentare la produzione e sintesi dei tessuti biologici.

Sovente le persone che si rivolgono alla bioenergia, sono deluse da insuccessi pregressi ,   in particolari situazioni di vulnerabilità psicofisica, carichi di attese e si aspettano  in breve tempo la soluzione del problema .   Nella bioenergia,  assieme alla quantità  e alla qualità energetica fornita, si pone l’accento su quella condizione che permette alla persona  d’essere  in grado di “assorbire l’energia” adeguatamente  e di utilizzarla  per il miglioramento o la remissione  del problema.  Questo è un fattore importantissimo per un esito positivo del trattamento e fornisce l’idea sul motivo   di quando si verifica un insuccesso.

L’energia   viene  trasmessa attraverso  le mani, la cui distanza  può variare:  dallo sfioramento ad alcuni centimetri,  secondo le modalità metodologiche d’applicazione apprese e  maggiormente appropriate in un determinato contesto.

L’operatore in bioenergia, deve possedere  consapevolezza, preparazione, ed essere disponibile ad una relazione di aiuto esente da presunzione, previa diretta richiesta dell’utente  e in collaborazione col medico curante. 

A tutela dell’utenza si rendono necessarie precise norme deontologiche:    Rispettare la dignità psicofisica dell’utente.

Evitare ogni discriminazione basata su sesso, religione, cultura, ceto sociale.

Non approfittare in nessun modo dello stato di bisogno o di necessità.

Far uso unicamente di tecniche per le quali sia stata conseguita regolare abilitazione.

Mantenere il segreto professionale.

Astensione dall’esercitare attività incongrue con la propria  professione, in modo particolare, fare diagnosi o prescrivere cure proprie dell’attività medica.